Tra le attività della Coop. Giro di Boa, vi è Casa Simoni, luogo di ritrovo “rurale” destinato principalmente a eventi e manifestazioni a carattere culturale. Qui spicca un bellissimo orto didattico e un ettaro di uliveto coltivato ormai da diversi anni in biologico.
Con i ragazzi di Casa Simoni abbiamo avviato una solida collaborazione che ci porterà nei prossimi anni a sperimentare una serie di soluzioni – alcune delle quali già in itinere – per rigenerare i terreni adiacenti e sbloccare il potenziale di fertilità di suoli apparentemente difficili. Le analisi finora condotte con e senza il ricorso alla cromatografia ci hanno permesso di fare luce su problematiche in precedenza soltanto intuite. Ad una grande disponibilità di sostanza organica – data dalle concimazioni con vermicompost effettuate annualmente – non corrispondeva un’attività metabolica del suolo tale da sostenere i processi di umificazione e di costruzione di depositi di fertilità di lungo periodo.
Come conseguenza la qualità e la quantità delle produzioni non si è attestata sempre sui livelli attesi. Gli enormi stress climatici e patogenici particolarmente avvertiti negli ultimi anni sull’ulivo, ne hanno talvolta compromesso la salute e l’equilibrio vegetativo delle piante.
Per questa ragione stiamo lavorando per riportare vitalità, promuovendo il ricorso a cover crop estive resistenti a condizioni di marcata siccità che dovrebbero aiutare a restituire struttura e microbiologia ai suoli mediante 1) il ruolo dei loro essudati radicali e 2) l’effetto tappezzante di copertura e protezione dei suoli nei periodi più soleggiati. A questa azione, vorremmo affiancare una diversa strategia di lavorazione del suolo che 1) riduca all’essenziale la necessità di entrare in campo con mezzi meccanici e 2) eviti l’effetto di rivoltamento delle zolle tipico delle fresature effettuate con i mezzi più comuni come motozappe o motocoltivatori.
Il tal modo lasceremo il terreno coperto e indisturbato per più di un anno, prima di procedere ad una concimazione organica l’anno successivo e verificare contestualmente gli eventuali progressi fatti.